"Le stagioni cambiano, e con loro anche le nostre emozioni. In qualche modo ci sembra che siano legate.
È buffo, come le convinzioni si tramutano in dubbi, e i dubbi in scelte...perché alla fine ciò che proviamo, ciò che pensiamo ci fa fare scelte, diverse da quel che all'inizio credevamo di prendere.
È buffo, provare dei sentimenti e poi scoprire che sono cambiati, e questo ci rende più vulnerabili, perché più coscienti che avremmo potuto fare una scelta sbagliata, basata su di un sentimento volubile e non solido.
Bisogna essere in grado di riconoscere ciò che è giusto, ciò che ci fa stare bene, da ciò che vorremmo che in realtà lo facesse.
Le scelte ci rendono forti.
Le scelte ci cambiano.
Le scelte ci cambiano.
Le scelte ci rendono in grado di cominciare un nuovo inizio, inevitabilmente insieme ad una stagione."
Giulia Sessa (SweetJuls)
Il testo soprastante l'ho scritto qualche mese fa, quando sentivo la mia vita raggiungere un cambiamento, quando finalmente sentivo quella monotonia tossica lasciar posto ad un nuovo inizio.
I cambiamenti sono inevitabili nella vita li viviamo ogni giorno, e non intendo solo quelli grandi ma anche quelli piccoli: la scelta di un biscotto diverso durante la colazione, la scelta di un luogo diverso per il pranzo o la scelta di una compagnia diversa con cui trascorrere del tempo.
Le nostre scelte ci condizionano, e da queste ne conseguono dei risvolti positivi o negativi che siano.
Molte persone non si sentono comodi con i cambiamenti, li vedono come un elemento di disagio nella propria vita. Se a qualcuno viene toccato un elemento di routine si sentono in ansia, fuori luogo.
Ad altre invece il cambiamento è qualcosa di necessario, per chi non ama la monotonia e la routine di una giornata, si sentono soffocare senza qualcosa di diverso che li ravviva.
Io amo i cambiamenti, se un giorno mi chiedessero di lavorare per un'impresa e di cambiare sede a livello mondiale, lavorando un anno a New York, l'altro a Dublino, l'altro a Tokyo e via dicendo sarebbe fantastico!
La banalità e la monotonia non fanno per me. In alcune cose certo vedere un volto famigliare o un luogo fa sempre piacere, ma cambiare, evolversi è un passo avanti, è sentirsi vivi.
C'è chi si sente vivo con le persone di ogni giorno, il lavoro di ogni giorno, i luoghi di ogni giorno...e chi è felice così. Non potrei mai giudicare tali persone, ma sono completamente diversa da loro.
E piuttosto consiglierei di rischiare, e buttarsi, di sentirsi agitare dentro provando esperienze nuove. Così facendo si impara a crescere.
Sto vivendo un altro cambiamento. Qualcosa di grande, di enorme, qualcosa che mi elettrizza e mi fa emozionare di vita.
Oltre all'adrenalina c'è anche un pò di timore, ma come ogni volta che ho con me l'ottimismo, niente mi terrorizza e mi blocca ora come ora.
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